Circolo del cinema di Bellinzona
casella postale 1202
CH6500 Bellinzona
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Robert Guédiguian
MAGGIO_GIUGNO 2013
BELLINZONA_LOCARNO_MENDRISIO
LE VOYAGE EN ARMÉNIE
2006
•Sceneggiatura: Ariane Ascaride, Marie Desplechin, Robert Guédiguian; fotografia: Pierre Milon; montaggio: Bernard Sasia; musica: Arto Tunçboyaciyan; interpreti: Ariane Ascaride, Gérard Meylan, Chorik Grigorian, Romen Avinian, Simon Abkarian, Serge Avedikian, Kristina Hovakimian, Madeleine Guédiguian, Jean-Pierre Darroussin, Jalil Lespert, Marcel Bluwal; produzione: Robert Guédiguian per Agat Films, Francia 2006.
•35mm, colore, v.o. francese e armeno, st. f., 125’
Anna, medico di professione, sa che il cuore di suo padre, Barsam, non reggerà a lungo. Ma, invece di prendersi cura di sé come la figlia gli chiede, il vecchio prende il largo. Anna viene a sapere che è ripartito per l’Armenia, il suo paese d’origine, e decide di mettersi sulle sue tracce. La donna scopre, così, un mondo al quale non credeva di appartenere e che le sembra allo stesso tempo familiare, inquietante e sorprendente. Un vecchio autista la guida tra le strade di Erevan, dove conosce dal parrucchiere una ragazza che le si attacca addosso e le chiede di portarla in Francia. Incontra anche Yervanth, un ex mercenario e tenera canaglia. Da questo viaggio forzato Anna ne uscirà cambiata.
Il cinema di Robert Guédiguian lascia i quartieri operai di Marsiglia per omaggiare le sue origini armene. Figlio, per metà, di un operaio armeno, il regista intraprende attraverso la sua attrice feticcio, Ariane Ascaride, un lungo viaggio in quella terra all'incrocio tra oriente e occidente, annessa all'URSS come Repubblica Socialista Sovietica e oggi Repubblica presidenziale ispirata ai modelli occidentali. Affidandosi allo stesso gruppo di attori Guédiguian riconferma il suo sguardo politico e popolare, senza mai rinunciare all'umorismo e alla levità. È evidente l'intento pedagogico del viaggio, l'efficacia didattica del personaggio di Yervanth, che "educa" la protagonista e ne risveglia il senso di appartenenza (…) In questo paese privo di turisti, dove convivono le macerie fisiche e morali della rottura con l'Unione Sovietica e la ripresa di una vita modellata sui malcostumi occidentali, una figlia cerca un padre e un'identità nazionale che la definisca.
(Marzia Candolfi, in www.mymovies.it)