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Regia: Leopold Lindtberg. Sceneggiatura: Leopold Lindtberg e Rudolf Frank, dal poema "Gutmann e Gutweib" di J.W.Goethe. Fotografia: Georg Stylianudis (Georges C.Stilly). Scenografia: Teo Otto. Produzione: Sam Spiegel. Durata: 20 min. Interpreti: Käthe Haag (Gutweib), Hans Leibelt (Gutmann), Albert Florath (1. ladro), Walter Bluhm (2. ladro).
Cortometraggio girato a Berlino con gli attori dello Staatstheater in occasione del 200.mo della morte di Goethe. Spiegel farà carriera a Hollywood (Il ponte sul fiume Kwai, Lawrence d'Arabia); Stylianudis era assistente di Eisenstein e si trasferì poi in Svizzera. Lindtberg disse del film:"Il film non è mai uscito ed è scomparso; per me è certo una gran fortuna". Nell'autunno 1932 Lindtberg è ingaggiato al teatro municipale di Düsseldorf (diretto da Luise Dumont e Gustav Lindemann), chiuso dai nazisti nel marzo 1933 poco dopo l'incendio del Reichstag. Lindtberg ritorna a Berlino per un'ultima regia (il suo nome non viene però menzionato nel cartellone). Decide quindi di scappare a Parigi per poi trasferirsi a Zurigo dove nel settembre 1933 debutta allo Schauspielhaus. In quegli anni il teatro di Zurigo diventa uno dei luoghi di più forte resistenza politica e culturale nei confronti del nazismo. Vi vengono rappresentati diversi drammi anti-nazisti: "Rassen" (Le razze) di Bruckner, ricercato dalla Gestapo, "
denn sie wissen nicht was sie tun" (
perché non sanno quello che fanno) di Hermann Broch, "Hin un her" di Ödon von Horvath, ma soprattutto l'evento della stagione 1934 "Professor Mannheim" di Friedrich Wolf per la regia di Lindtberg, che provoca serie minacce dal consolato tedesco e dagli esponenti del Fronte nazionale. Un corteo antisemita viene organizzato dal movimento "Der Harst", imitazione primitiva delle camicie grigie delle SA, in direzione dello Schauspielhaus e verrà represso duramente dalla polizia. Sarà in questi anni di profondi contrasti politici e sociali che Lindtberg esordisce ufficialmente nel cinema.
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