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Puntuale come sempre, ad aprile torna Un po’ di cinema svizzero, la nostra selezione del meglio della produzione che si è potuta vedere a Soletta in gennaio e che concorreva per i Quartz, gli “Oscar” nazionali, assegnati il 22 marzo scorso. E quest’anno siamo particolarmente orgogliosi di presentare una buona fetta dei premiati e dei nominati.
Si comincia martedì 9, alle 20.30, con un bellissimo film francese (ma con coproduzione minoritaria svizzera), nel quale eccelle la nostra Ella Rumpf, che si è meritatamente conquistata il Premio del cinema svizzero per la miglior interpretazione femminile: Le théorème de Marguerite di Anna Novion ci immerge nel mondo ai più sconosciuto della ricerca matematica, ma illustra anche il difficile percorso della giovane protagonista per trovare se stessa come donna.
Scorrendo il programma di Bellinzona, va evidenziato Blackbird Blackbird Blackberry della talentuosa svizzero-georgiana Elene Naveriani, premiato con ben tre Quartz: come miglior lungometraggio di finzione, per la miglior sceneggiatura e il miglior montaggio (martedì 16). E chi ha potuto apprezzare il suo precedente Wet Sand (da noi presentato tre anni fa in Cinema dal mondo) non rimarrà deluso da questo suo nuovo film, ancora ambientato in un remoto villaggio del suo paese d’origine, dove una straordinaria figura femminile scopre per la prima volta l’amore a 48 anni.
Assolutamente da non perdere Die Anhörung di Lisa Gerig, Prix de Soleure e Quartz per il miglior documentario (sabato 27), che ricostruisce con intelligenza e originalità il controverso meccanismo delle audizioni dei richiedenti l’asilo.
Fra le altre opere in programma, non vanno dimenticati, per la fiction, due film reduci dall’ultimo Locarno Film Festival: La voie royale di Frédéric Mermoud, Quartz a Maud Wyler come interprete in un secondo ruolo e ben 4 nomination, che ci riporta anch’esso nel mondo della matematica (martedì 23), e Manga d’Terra di Basil da Cunha (martedì 30), girato nella comunità capoverdiana di Lisbona; per i documentari, Bergfahrt di Dominique Margot, che ci invita ad avvicinarci alla montagna con modalità diverse da quelle del turismo di massa, e Las Toreras di Jackie Brutsche, in cui la regista indaga sulla personalità della propria madre affetta da disturbi psichici, film premiato al Festival di Zurigo e pure nominato per i Quartz (sabato 20).
Chiuderà la rassegna un film ticinese, Elsa Barberis di Claudia Quadri (sabato 4 maggio, alla presenza della regista e della produttrice Vittoria Fiumi), sulla figura, purtroppo dimenticata, di una stilista luganese in anticipo sui tempi.
Degli 8 film in programma, 6 sono realizzati da donne, fra cui i due che hanno ottenuto i Premi del cinema svizzero più prestigiosi: Blackbird Blackbird Blackberry per la fiction e Die Anhörung per il documentario!
Ricordiamo infine che la rassegna vede la partecipazione anche degli altri 3 cineclub ticinesi (Locarno, Lugano e Mendrisio), dove si potranno vedere questi e altri film della recente produzione svizzera, per la maggior parte in prima visione cantonale.
Aspettandovi come sempre numerosi, vi auguriamo buone e proficue visioni!
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