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UN MONDO DI MARIONETTE
Aus dem Leben der Marionetten, RFT 1980
Sceneggiatura: Ingmar Bergman; fotografia: Sven Nykvist; montaggio: Petra von Oelffen; musica: Rolf Wilhelm; interpreti: Robert Aztorn, Christine Buchegger, Martin Benrath, Rita Russek, Lola Muethel, Walter Schmidinger, Heinz Bennent, Ruth Olafs, Karl Heinz Pelser, Gaby Dohm, Toni Berger; produzione: Horst Wendlandt, Ingmar Bergman, Richard Brick per Personafilm (München).
Dvd, colore e bianco e nero, v.o. T, st. f, 104'
Quasi il profilo clinico di un uomo d'affari (Atzorn) che violenta e strangola una prostituta: gesto assurdo di rivolta contro un mondo dove anche i burattinai (la madre iperprotettiva, la moglie, lo psichiatra) sono a loro volta marionette.
Un Bergman minore, tardo e trucido, che ha l'aria del déjà vu. L'angoscia, comunque, non è del tutto fasulla.
Devo dire onestamente che mi piace molto ancora oggi (…) Quando penso ai miei film, è uno fra quelli che amo di più. Non ce ne sono molti. Soltanto qualcuno…
La cosa importante è che ero depresso, mi trovavo in una situazione difficile, lontano dal mio paese, dove non volevo tornare. In L'uovo del serpente avevo già tentato di distillare questa sofferenza ma era stato impossibile. Tutto il film era stato un enorme equivoco. Ma in Un mondo di marionette avevo trovato un modo, una forma molto precisa per trasformare la mia sofferenza in qualcos'altro, l'ansia e tutte le mie difficoltà in una forma precisa. Amo questo film. (6)
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