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WITNESS FOR THE PROSECUTION
Testimone d'accusa, 1957
Sceneggiatura: Billy Wilder e Harry Kurnitz, dal dramma di Agatha Christie; fotografia: Russell Harlan; montaggio: Daniel Mandell;
musica: Matty Malneck; scenografia: Alexandre Trauner; interpreti: Marlene Dietrich, Tyrone Power, Charles Laughton, Elsa Lanchester, John Williams, Henry Daniell, Una O'Connor; produzione: Arthur Hornblow jr. per Theme Pictures.
35mm, bianco e nero, v.o. st. it, 114'
Un famoso avvocato (Laughton), malandato di salute, accetta di difendere un uomo accusato di omicidio (Power) nonostante la moglie dell'accusato (Dietrich) non voglia confermare l'alibi del marito. L'avvocato riuscirà a dimostrare che la donna ha dichiarato il falso e fa assolvere il cliente, salvo poi scoprire che la falsa testimonianza faceva parte di un piano architettato dalla donna…
Dall'omonimo dramma di Agata Christie, sceneggiato da Wilder e da Harry Kurnitz, uno straordinario giallo che interrompe la serie di commedie realizzate dal regista negli anni Cinquanta senza però discostarsi dalle tematiche a lui care. Dove la commedia si basa sull'equivoco e sul travestimento, il giallo giudiziario alla Wilder si fonda sull'inganno e la maschera: l'intelligenza dell'avvocato-detective non arriva a scoprire la menzogna e, nel momento in cui questa viene disgelata, non può ristabilire la verità, ma solo constatare il suo definitivo occultamento. Un meccanismo narrativo del tutto consono al regista, che in seguito si confronterà con un'altra indagine raziocinante votata al fallimento in La vita privata di Sherlock Holmes. Insostituibile la Dietrich, che al solo apparire è un concentrato di suggestioni noir e mélo davvero esplosivo, indimenticabile Charles Laughton che tiranneggia la sua infermiera (Lanchester, in realtà sua moglie) e sorprendentemente all'altezza Tyrone Power. La scenografia è di Alexandre Trauner. Secondo la Christie, Testimone d'accusa è il miglior adattamento che sia mai stato fatto di un suo testo.
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