AMERICAN GRAFFITI
di George Lucas, USA 1973
- Sceneggiatura: Gorge Lucas, Gloria Katz, Willard Huyck; fotografia: Haskell Wexler; musica: Kim Fowley, Karin Green; interpreti: Richard Dreyfuss, Ronnie Howard, Paul LeMat, Charlie Martin Smith, Cindy Williams, Candy Clark, Joe Spano, Bo Hopkins, Harrison Ford…; produzione: Francis Ford Coppola per Universal Picture/Lucasfilm.
35mm, colore, v.o. it., 110'
L'ultima notte da liceali, nell'estate 1962, di quattro amici: Steve sembrerebbe non avere problemi a lasciare la fidanzata per andare all'università; Curt invece non è altrettanto interessato alla partenza perché vuole a tutti i costi rivedere una ragazza; John si preoccupa solo della sua auto truccata; Terry cerca di nascondere il proprio imbarazzo con le donne. Tra gli hit di Lupo Solitario, misterioso dj che Curt riuscirà a conoscere, e le scorribande di un gruppo di rockers, i Faraoni, le ore passano in fretta (quasi tutte a bordo delle rispettive automobili). Al mattino le strade dei quattro amici divergeranno definitivamente e i destini di ciascuno sono spiegati nelle didascalie finali.
Una commedia per teenager che, al di là dell'apparenza spensierata, affronta il tema della dolorosa iniziazione alla vita adulta. La notte immaginata da Lucas, che significativamente è retrodatata di dieci anni rispetto all'epoca della realizzazione del film (in quel 1962 che precede di pochi mesi l'assassinio di Kennedy, la guerra del Vietnam e la fine dell'American Dream), ha il valore di una vera e propria linea d'ombra per i giovani protagonisti: il furto di una macchina, l'incendio di un'altra, l'esperienza della violenza, gli incontri di coppia mancati sono i primi segnali di turbamento di una vita provinciale che di solito scorre tranquilla. La stessa inquietudine è avvertibile sul piano formale, nella struttura aneddotica e disgregata, che non rappresenta soltanto un furbo adeguamento registico alle modifiche percettive che la tv stava producendo sulla nuova generazione di spettatori. L'impressione complessiva di fluidità e armonia è dovuta alla colonna sonora praticamente ininterrotta (con tutti gli hit di quegli anni, Rock Around the Clock, Only You, Smoke Gets in Your Eyes, Sixteen Candles) e alla figura del misterioso Lupo Solitario, presenza “eterea” ed eufemizzante che veglia sui personaggi proteggendoli con la musica dalle insidie rappresentate simbolicamente dalla notte. Permeato da una sottile vena di romanticismo, American Graffiti ha dato origine al filone nostalgia, sull'adolescenza e le illusioni perdute. Produzione indipendente, curata da Coppola per la Lucasfilm. Con un seguito. (Mereghetti)
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