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LA FLOR DE MI SECRETO Il fiore del mio segreto, Spagna/Francia 1995
Fortunata scrittrice di romanzi rosa con lo pseudonimo di Amanda Gris, Leo Marcia (Paredes) è invece insoddisfatta della propria vita: il marito militare (Arías) è sempre lontano, la madre e la sorella (Lampreave e de Palma) la ossessionano, l'amica psicologa (Elías) non è poi così fidata. Forse la soluzione è accettare l'offerta di un giornalista del Pais (Echanove) di collaborare al quotidiano e cominciare stroncando i romanzi rosa di Amanda Gris… Almodóvar abbandona gli eccessi camp dei suoi film precedenti a favore di una scrittura asciutta ma piena di calore, capace di scavare dentro i desideri e i dubbi delle persone: fin dalla prima scena (un drammatico incontro tra due medici e la madre di un paziente, che si rivela una ingannevole messa in scena) nessuno può, o ha il coraggio di essere veramente se stesso, dalla protagonista che vorrebbe raccontare i dolori della vita invece dei romanzi rosa fino alla domestica (Vargas) che “dimentica” la propria bravura come ballerina di flamenco insieme al figlio (Cortés). Ne esce una giostra della vita, dove i personaggi “sono descritti come persone credibili più che come parodiche figure di un teatro immaginario” (Aprà) e dove gli elementi tradizionali del cinema di Almodóvar - lacrime, tradimenti, nevrosi, colori, geometrie, citazioni cinefile (dall'Appartamento a Ricche e famose all'abbraccio tra la folla di Viaggio in Italia) - sono utilizzati in funzione antinaturalistica. |
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