CIRCOLO DEL CINEMA DI BELLINZONA

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CHI LI HA VISTI ?
Percorsi nell'invisibilità tra esclusione e utopia

RASSEGNA CINEMATOGRAFICA

L'invisibilità nel cinema, arte del visibile per eccellenza ? Può il cinema rendere visibile ciò che non lo è nella realtà ? Certo che può, e forse è proprio questa la sua segreta vocazione. Cento anni di storia ci hanno abituati, nell'invisibilità della sala, a vedere sullo schermo non solo e non tanto il mondo come lo vediamo, ma soprattutto un mondo come di solito non ci appare, trasfigurato in dimensione onirica, trasformato dai nostri desideri, carico delle nostre paure, scandagliato nelle sue profondità sommerse... Il Circolo del cinema di Bellinzona, quelli di Locarno e di Blenio e il Cineclub del Mendrisiotto hanno accettato con entusiasmo la sfida di una riflessione sull'invisibilità, anche perché si trattava di una ghiotta occasione per presentare non solo dei film sul tema ma anche dei film essi stessi in parte " invisibili ", cioè esclusi dai normali canali della distribuzione. Per l'allestimento del programma ci siamo basati su alcuni sottotemi emersi dalle discussioni comuni: l'invisibilità prenderà quindi di volta in volta i contorni della follia, sia quella ordinaria della borghesia americana (" Happiness ") sia quella dolorosa e segregata negli ospedali psichiatrici (" La seconda ombra ") ; della morte (" Mat'i syn ", " Maboroshi no hikari ") ; dell'emarginazione (" The Van ", " Bringing out the Dead ", " What's Eating Gilbert Grape "), e della poesia di Robert Walser (" Der Gehülfe "). Inoltre, alla SUPSI di Trevano, saranno proiettati due documentari inediti provenienti dal Festival di Nyon : Transito di Nino Jacusso e Quand les hommes pleurent di Yasmina Kassari, che affrontano in fondo lo stesso, tragico, tema : quello degli uomini costretti all'emigrazione clandestina e al lavoro nero. Chi li ha visti ? La risposta, oltre che dalle conferenze, dalle mostre e dai concerti, può venire anche dal cinema, da un cinema di qualità che ha il magico potere di portare alla luce il mondo oscuro dell'invisibilità.

Michele Dell'Ambrogio
Circolo del cinema Bellinzona

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