CIRCOLO DEL CINEMA DI BELLINZONA
JOEL & ETHAN COEN
Barton Fink
Barton Fink - E' successo ad Hollywood, 1991
Regia: Joel Coen; soggetto e sceneggiatura: Ethan e Joel Coen; fotografia: Roger Deakins; musica: Carter Burwell; montaggio: Roderyk Jaynes (alias Joel e Ethan Coen); interpreti: John Turturro, John Goodman, Judy Davis, Michael Lerner, John Mahoney, Tony Shalhoub, Jon Polito, Steve Buscemi; produzione: Ethan Coen per Ted e Jim Pedas/Ben Barenholtz/Bill Durkin.35 mm, colore, v.o. st. f/t, 116'
-Palma d'oro al Festival di Cannes 1991.
-Premio per la miglior regia a Joel Coen al Festival di Cannes 1991.
-Premio per il miglior attore a John Turturro al Festival di Cannes 1991
-David di Donatello 1991-1992 per il miglior attore srtaniero a John Turturro.
Barton Fink è un giovane commediografo di New York che, dopo il successo della sua pièce teatrale, è chiamato ad Hollywood per scrivere la sceneggiatura di un film di catch. Viene alloggiato nel fatiscente Hôtel Earle, dove trascorre giorni e notti insonni davanti al foglio bianco nella macchina da scrivere. Tutti i personaggi con i quali entra in contatto (e particolarmente il suo vicino di stanza, Charlie Meadows) lo trascinano in una dimensione tra il reale e l'onirico, l'unica via d'uscita dalla quale è un "sogno".
Scritto in punta di penna, girato con l'economia dei classici, spiritosissimo e allarmante, il film introduce alcuni sensazionali personaggi di contorno fra i quali un mega produttore con il suo "uomo di sfiducia", uno scrittore alcolizzato che somiglia a Faulkner, una povera ragazza che perde "letteralmente" la testa, due orrendi sbirri. Incredibile l'orecchio dei due autori non ancora quarantenni ne cogliere con esattezza i toni di un'epoca remota, straordinaria la loro capacità di ironizzare sull'amaro destino dell'intellettuale troppo nelle nuvole per vedere la realtà, troppo vulnerabile per sopportarla.
(Tullio Kezich)
Non sono un lettore di Kafka. Anche questa mattina alla conferenza stampa è stato citato Kafka. Si è parlato di punti comuni fra il nostro film e il Castello: ma per essere onesto io non ho letto nessuno dei suoi romanzi...
(Ethan Coen)
Io forse ho letto delle cose brevi...
(Joel Coen)
Ma il parallelo ci conviene abbastanza, quindi nessun problema!
(Ethan Coen)