CIRCOLO DEL CINEMA DI BELLINZONA

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Hitchcock

 The Thirty-Nine Steps
Il club dei trentanove GB 1935

Soggetto e sceneggiatura: Charles Bennet e Alma Reville, dal romanzo omonimo di John Buchan; fotografia: Bernard Knowles; musica: Hubert Bath (diretta da Louis Levy); montaggio: Derek N. Twist; interpreti: Madeleine Carroll, Robert Donat, Lucie Mannheim, Godfrey Tearle, Peggy Ashcroft, John Laurie, Helen Haye, Frank Cellier, Wylie Watson...; produzione: Michael Balcon e Ivor Montagu (Gaumont British Pictures).

 

Un giovane canadese a Lonfra per affari, Richard Hanney, è coinvolto per caso in una vicenda di spionaggio. Ricercato dalla polizia e dai membri dell'organizzazione segreta "I trentanove scalini", deve togliersi dai guai con le sue sole forze. Troverà la soluzione del mistero allo spettacolo del prodigioso Mister Memory.

...posso dire di essere stato notevolmente influenzato da Buchan, molto prima di fare Il club dei trentanove. Anche in The Man Who Knew Too Much si può avvertire la sua influenza (...) Quello che mi piace di Buchan, è qualcosa di profondamente britannico, che in Inghilterra chiamiamo understatement. E' la sub-valutazione, la sub-estimazione. L'understatement è un modo di presentare avvenimenti molto drammatici con un tono leggero (A.H.)

Rivedendo la sua versione del Club dei trentanove, mi sono reso conto che è stato press'a poco in questo periodo che ha iniziato a forzare la sceneggiatura, nel senso che non attribuiva più molta importanza alla verosimiglianza dell'intreccio; in ogni caso sacrificava questa esigenza alla ricerca dell'emozione pura. (François Truffaut)

H. passa sul marciapiede, mentre i due protagonisti si affrettano per prendere un autobus , e getta per terra una carta di chewing-gum.