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Per un cinema di opposizione
11 film di
KEN LOACH
Black Jack, 1979
Soggetto: dal romanzo omonimo di Leon Garfield; sceneggiatura: Ken Loach; fotografia: Chris Menges; montaggio: William Shapter; musica: Bob Pagg; interpreti: Stephen Hirst, Louise Cooper, Jean Franval, Phil Askham, Pat Wallis, John Young, William Moore, Doreen Mantle, Russel Waters, Brian Hawksley...; produzione: Tony Garnett, per Kestrel Films, in collaborazione con National Film Finance Consortium; origine: Gran Bretagna.35 mm, colore, v.o. st. francesi, 119'
Inghilterra, 1750. Un giovane orfano, Tolly, è incaricato momentaneamente di curare il cadavere di un bandito appena impiccato. Ma l'uomo non è morto come si crede e parte con il ragazzo, che vede in questa fuga a due il mezzo per non più essere solo. Il bandito Black Jack ferma una diligenza. Sarà questa l'occasione per Tolly di incontrare Belle, una ragazzina della sua stessa età...
Black Jack è un film inusuale nel percorso di Loach, che si rivolge al passato senza l'intento divulgativo di trarre dalla storia degli insegnamenti per il presente. Sostenuto da una misura classica di compostezza formale, è un film più libero e leggero, animato dal piacere di raccontare. Non è irrigidito in alcuna tesi che debba enunciare né da una denuncia che si proponga di compiere. Ma, per esplicita ammissione di Loach, lascia lavorare liberamente l'immaginazione. "Ciò che mi interessa di più sono i rapporti umani. Black Jack è essenzialmente un film sulla riconciliazione":
(Luciano De Giusti)