CIRCOLO DEL CINEMA DI BELLINZONA

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Per un cinema di opposizione
11 film di
KEN LOACH


Kes, 1969

Soggetto e sceneggiatura: Barry Hines, Ken Loach, Tony Garnett, dal romanzo A Kestrel for a Knave di Barry Hines; fotografia: Chris Menges; montaggio: Roy Watts; musica: John Cameron; interpreti: David Bradley, Lynne Perrie, Freddie Fletcher, Colin Welland, Brian Glover, Bob Bowes, Robert Naylor, Trevor Hesketh...; produzione: Tony Garnett per Kestrel/Woodfall Films; origine: Gran Bretagna.

Primo premio al festival di Karlovy Vary del 1970.

16 mm, colore, v.o. st. francesi, 113'

Billy Casper, ragazzo quindicenne cupo e silenzioso, vive con la madre e il fratellastro Jud in una brutta periferia urbana. A casa non gli danno retta, e nemmeno a scuola. La sua grande passione è quella di battere la campagna alla ricerca di nidi d'uccelli: un giorno ha fortuna e riesce a catturare un gheppio (una sorta di falchetto). Dopo aver consultato un manuale sulla falconeria, comincia ad addestrarlo, dedicando all'uccello tutta l'intelligenza e tutto l'amore che non può dedicare né alla famiglia né alla scuola. Attraverso il gheppio trova finalmente la voglia di vivere. Ma non durerà a lungo.

E' un film di finzione, ma sembra un documentario (...) Kes è il nome del gheppio, che diventa l'emblema di una iniziazione alla vita, frustrata dalle circostanze, dall'ambiente e dalle convenzioni sociali. Cinema fortemente critico, di opposizione, che si apparenta - pur divergendone stilisticamente - con il free cinema, è stato una delle espressioni più alte della cultura britannica negli anni '60.

(Fernaldo di Giammatteo)

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