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Per un cinema di opposizione
11 film di
KEN LOACH
Land and Freedom (Terra e libertà), 1995
Sceneggiatura: Jim Allen; fotografia: Barry Ackroyd; montaggio: Jonathan Morris; musica: George Fenton; interpreti: Ian Hart, Rosana Pastor, Iciar Bollain; Tom Gilroy, Marc Martinez, Fédéric Pierrot, Andres Aladren, Sergi Calleja, Raffaele Cantatore, Pascal Demolon...; produzione: Marta Esteban per Parallax Pictures, Messidor Films, Road Movies Dritte Produktionen; origine: Gran Bretagna, Spagna, Germania.Premio Felix 1995 per il miglior film europeo dell'anno.
35 mm, colore, v.o. st. francesi e tedeschi, 110'
1994: frugando tra le carte dopo la sua morte, la nipote riscopre l'antica militanza del nonno in Spagna durante la guerra civile, nelle brigate internazionali. Dalle parole di quelle lettere dimenticate prendono vita le immagini del 1936: la resistenza al fascismo franchista, la mobilitazione internazionale, la passione politico-civile che si fonde con la giovinezza e l'amore per Blanca, gli scontri interni alla sinistra (tra gli anarchici operaisti del Poum e i comunisti di osservanza filosovietica), i tradimenti, la fine delle illusioni.
Ideali di sessant'anni prima, sconfitti ma non domati, che il regista inglese racconta con la collaborazione dello sceneggiatore Jim Allen, alzando un velo soprattutto sugli scontri all'interno della stessa sinistra, che portano all'eliminazione, a volte direttamente fisica, dei militanti non di stretta osservanza sovietica. (...) Loach racconta la Storia seguendo un dichiarato punto di vista soggettivo, che rende bene tanto le ragioni di una scelta politica ed esistenziale quanto quelle di un fallimento, le cui conseguenze hanno pesato a lungo sul destino degli uomini. Una strategia emotiva, che mescola cuore e ragione, portando lo spettatore a qualcosa, oggi, impensabile: commuoversi al suono dell'Internazionale. Polemiche violentissime in Spagna con l'accusa di aver stravolto la Storia.
(Paolo Mereghetti)