CIRCOLO DEL CINEMA DI BELLINZONA

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Per un cinema di opposizione
11 film di
KEN LOACH


My Name is Joe, 1998

Sceneggiatura: Paul Laverty; fotografia: Barry Ackroyd; montaggio: Jonathan Morris; musica: George Fenton; interpreti: Peter Mullan, Louise Goodall, David McKay, Anne-Marie Kennedy, David Hayman, Gary Lewis, Lorraine McIntosh, Scott Hannah, Martin McCardie, James McNeish, Kevin Kelly, Brian Timoney, David Peacock, Gordon McMurray, James McHendry, Paul Clark...; produzione: Rebecca O'Brien per Parallax Pictures, Road Movies Vierte Produktion; origine: Gran Bretagna, Germania, Francia, Italia, Spagna.

Palma d'oro a Peter Mullan per la miglior interpretazione maschile al Festival di Cannes 1998.

35 mm, colore, v.o. st. francesi e tedeschi, 105'

Ex alcolizzato e disoccupato, Joe conosce un'assistente sociale e tra i due inizia una tenera storia d'amore. Ma uno dei ragazzi della squadra di calcio allenata da Joe ha un problema con la malavita e l'uomo non se la sente di non aiutarlo, anche se rischia di mettere in crisi il suo rapporto affettivo.

Comincia come una commedia sentimentale e via via diventa un melodramma morale a sfondo sociale: Loach mette in scena la sceneggiatura di Paul Laverty con mano sicura, passando dalla leggerezza alla lucidità senza sbavature né stilistiche né ideologiche, e riaffermando ancora una volta - con tono più sconsolato ma più fermo del solito - la necessità di dar voce e visibilità a chi non ha scelta. Cast all'altezza del progetto, con alcuni attori non professionisti e un Peter Mullan di magnetica presenza.

(Paolo Mereghetti)

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