Meghe Dhaka Tara
(La stella nascosta), 1961
di Ritwik Ghatak
Sceneggiatura: Ritwik Ghatak, da un'idea di Saktipada Rajguru; fotografia (bianco e nero): Dinen Gupta; montaggio: Ramesh Joshi; musica: Jyotirindra Maitra; interpreti: Supriya Choudhury, Anil Chattopadhyay, Bijon Bhattacharya, Gita De, Niranjan Ray, Dwiju Bhawal, Gita Ghatak, Gyanesh Mukhopadhyay; produzione: Chitrakalpa; origine: India/Bengala; durata: 126'
Costretta a fuggire dal Bengala per raggiungere l'India, a causa della separazione del paese, una famiglia vive nello stesso villaggio, ma la sua coesione interna è fortemente compromessa. Infatti, invece di assumersi ognuno le proprie responsabilità, tutti fanno affidamento su una delle figlie, Nita, che si sacrifica per il benessere degli altri. La famiglia si renderà conto vagamente dei propri errori soltanto quando Nita, sfinita, non ce la farà più.
Impressionante racconto della distruzione delle strutture famigliari, questo capolavoro di rara sensibilità è anche, allo stesso tempo, la testimonianza del dolore di Ritwik Ghatak per un Paradiso perduto (...) Con molta tenerezza e molta comprensione per l'uomo e per la natura che lo domina, il regista abbozza dei personaggi molto contrastati: il destino degli emigrati politici che segna e trasforma ognuno di loro prende una dimensione cosmica, come l'immagine della "Madre universale". Alla realtà satura di lotte e di tragedie, il film, sconvolgente per l'intensità delle immagini e della musica, oppone la ricerca di una vita nuova, al di là dell'alienazione dalla quale emerge la solitudine originale dell'uomo. Certamente, il destino distrugge la speranza, e poi il corpo di Nita. "Voglio vivere!", grida la protagonista quando la sua vita sta per spegnersi, e l'eco di questo grido si moltiplica dall'alto delle montagne. Ma lo spettatore capisce che la morte non può essere la fine né il senso ultimo della vita. Un giorno Ghatak ha dichiarato che da ogni declino sarebbe nata una nuova vita. In questo film le nuvole nascondono ancora la stella; ma un giorno essa brillerà di nuovo con tutto il suo splendore.*
* da una scheda della Trigon Film