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Titolo originale: Duoluo tianshi; sceneggiatura e regia: Wong Kar-wai; fotografia: Christopher Doyle; montaggio: William Chang, Wong Ming Lam; musica: Frankie Chan, Roel A. Garcia; interpreti: Leon Lai Ming, Michele Reis, Takeshi Kaneshiro, Charlie Young, Karen Mok, Chan Fai Hung, Chen Man Lei, Saito Toru, Kong To Hoi, Kwan Lee Na, Wu Yuk Ho; produzione: Cheng Yi-Cheng, Wong Kar-wai.
35mm, colore, v.o. st. f/t, 95
Due episodi che si intrecciano nei bassifondi di Hong Kong. Una ragazza (Reis) organizza le missioni di un killer (Lai Ming) senza incontrarlo mai, ma innamorandosi di lui e ricostruendone la vita dalla spazzatura. Un ragazzo muto (Kaneshiro) si inventa un nuovo mestiere introdursi nottetempo nei negozi e costringere i passanti a comprare merci o a farsi lavare i capelli e si innamora di una ragazza squinternata (Young) che lo usa solo come spalla su cui piangere.
Sviluppando un episodio scartato da Hong Kong Express, Wong Kar-wai allarga il suo repertorio di generi e stili, spaziando dal thriller allerotismo, dalla commedia intimista alla comicità slapstick: mescolando sincerità (il rapporto del ragazzo muto col padre) e intellettualismi, invenzioni e ricalchi, con un senso del caos e unimprevedibilità che ne conferma comunque il talento. La fotografia, con abuso di grandangoli (per dare limpressione che i personaggi siano sempre schiacciati), è di Chris Doyle.
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