CIRCOLO DEL CINEMA DI BELLINZONA

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GLI AMORI PERDUTI
DI HONG KONG
Il cinema di Wong Kar-wai
Hong Kong Express 1994
    Titolo originale: Chonqin senlin, conosciuto anche col titolo inglese Chungking Express; sceneggiatura e regia: Wong Kar-wai; fotografia: Christopher Doyle, Law Wai-keung;
    montaggio: William Chang, Hai Kit-wai, Kwong Chi-leung; musica: Frankie Chan, Roel A. Garcia; interpreti: Brigitte Lin Chin-hsia, Takeshi Kaneshiro, Tony Leung Chiu-wai, Faye Wang, Valerie Chow; produzione: Chan Yi-kan per Jet Tone Production Co Ltd.
    35mm, colore, v.o. st. f/t, 97’

Due episodi nel caotico centro commerciale Chungking di Hong Kong. Il poliziotto 223 (Kaneshiro) si innamora di una sconosciuta senza nome (Lin), ignorando che è una narcotrafficante. Il suo collega 663 (Leung) rimpiange la sua ragazza (Chow) e non si accorge che una cameriera innamorata (Wang) si introduce di soppiatto in casa sua per renderla più bella.
Wong Kar-wai racconta la solitudine, la precarietà dei sentimenti e la perdita con una leggerezza malinconica che fa pensare alla Nouvelle Vague ; e mette in scena l’affollamento percettivo e la casualità della metropoli con uno stile fiammeggiante, che infonde - come capita di rado - un significato pertinente a un’estetica da videoclip a base di ralenti, sequenze in stop-motion e musica a manetta (a partire da "California Dreaming" dei Mamas and Papas). Girato col sapore dell’improvvisazione, il film usa star famose (come la Lin, nascosta sotto occhiali e parrucca) contro il loro cliché, e manipola i generi con una gioia di raccontare che invano si troverebbe in tanti registi occidentali per cui il cinema è diventato riflessione necrofila. In originale il titolo significa La giungla di Chungking. Il film prevedeva anche un terzo episodio che, sviluppato a parte, ha dato origine ad Angeli perduti.