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Gambit
Sabine Gisiger, 2005
Sceneggiatura: Sabine Gisiger; fotografia: Reinhard Köcher, Melena Vagnières; montaggio: Patricia Wagner; suono: Andreas Limanowitsch; musica: Peter Bräcker, Balz Bachmann; produzione: Sabine Gisiger, Zürich / Televisione svizzera / WDR.
35mm, colore, v.o. tedesca/svizzero-tedesca/italiana/francese/inglese sottotitoli francesi e inglesi, 107’
Premio della Settimana della critica al Festival di Locarno 2005. Nel 1976, in seguito ad un’esplosione nello stabilimento chimico dell’Icmesa di Seveso, grandi quantità di diossina si riversano nell’atmosfera. L’Icmesa è una filiale della ginevrina Givaudan, che appartiene al gruppo chimico basilese Hoffmann La Roche. Jörg Sambeth, direttore tecnico della Givaudan, viene accusato di non aver preso le misure di sicurezza necessarie. Durante le sue ricerche sulle vere origini di questa catastrofe per l’uomo e per la natura, si imbatte in rivelazioni che mettono in causa le stesse persone che pagano i suoi avvocati. Sambeth è condannato a cinque anni e mezzo di reclusione. Deve accusare i responsabili dell’azienda?
Sabine Gisiger è nata nel 1959 a Zurigo. Dal 1980 al 1987 studia storia alle Università di Zurigo e di Pisa. Dal 1988 è giornalista indipendente e cineasta. Realizza reportages in Svizzera e all’estero per la Televisione svizzera. Dal 1997 è incaricata di corsi di storia sociale e economica all’Università di Zurigo. Dal 2001 insegna cinema documentario alla HGKZ (Hochschule für Gestaltung und Kunst Zürich).
I suoi documentari: Die letzte Jagd (1990), + Alles Andere (1992), Motor Nasch (1995) – tutti come co-autrice - ; Leben im Hip Hop (1996), Die Farben der Hoffnung (1997), Moskau – ein Gedicht (1998), Do it (2000, co-autrice), Homeland (2003), Gambit (2005).
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