Rainer Werner Fassbinder, Rft/Italia 1981

Sceneggiatura: Manfred Purtzer, Rainer Werner Fassbinder, Joshua Sinclair, dall’autobiografia Der Himmel hat viele Farben di Lale Andersen; fotografia: Xaver Schwarzenberger; montaggio: Juliane Lorenz, Rainer Werner Fassbinder (con lo pseudonimo di Franz Walsch); musica: Peer Raben; scenografia: Rolf Zehetbauer; interpreti: Hanna Schygulla, Giancarlo Nannini, Mel Ferrer, Karl-Heinz von Hassel, Christine Kaufmann, Hark Bohm, Karin Baal, Udo Kier, Rainer Werner Fassbinder, Daniel Schmid…

35mm, colore, v.o. tedesca st. f, 115’

Berlino hitleriana

Apoteosi del sogno fassbinderiano di una Hollywood tedesca, Lili Marleen rimane uno dei film più amati del regista, ma anche dei più discussi, soprattutto per l’apparente indulgenza verso i compromessi morali dei protagonisti. In realtà, rinunciando a ogni schematismo e a qualsiasi giudizio superficiale, Fassbinder prova coraggiosamente a far comprendere il nazismo anche nella sua banalità e nel fascino cha ha potuto esercitare. La storia di Wilkie/Schygulla, ricalcata su quella della cantante Lale Andersen e della sua celebre canzone, comunque avvince e commuove, immersa in una messinscena virtuosistica che conferma il talento enorme del suo realizzatore.