Circolo del cinema di Bellinzona
casella postale 1202
CH-6500 Bellinzona
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11 SETTEMBRE -
3 DICEMBRE 2015
TAPAS DE CINE ESPAÑOL
Ci sono molti modi di conoscere una cultura o un paese, e uno di questi è il cibo. Le tapas (specialità culinarie iberiche servite in ciotole di ceramica o in minuscole pentole), non sono solo parte integrante della cultura popolare spagnola, ma rappresentano una vera e propria filosofia di vita. Agli antipodi del pranzo domenicale che vincola l’individuo a una quantità indefinita di piatti impegnativi decisi in anticipo, le tapas concedono ampia libertà di scelta. Più sostanziose del semplice assaggio e meno abbondanti di un piatto completo, la loro formula leggera favorisce abbinamenti e combinazioni diverse. Ma la loro funzione non si limita alla soddisfazione del palato, le tapas assolvono compiti sociali imprescindibili. Consumate in piedi o al bancone, accompagnano e tonificano le conversazioni animate nei bar e nei ristoranti, assicurando l’intensità e la continuità della comunicazione. Oltre a testimoniare le particolarità culinarie e le tradizioni locali, le tapas attestano la presenza di una cultura condivisa in cui le differenze (regionali) e le somiglianze (nazionali) convivono e dialogano creativamente.
Sulla scorta di queste caratteristiche che ne fanno un simbolo itinerante e fedele della variegata cultura spagnola contemporanea, abbiamo scelto le tapas come immagine-guida per presentare una rassegna cinematografica che raggruppa 20 film realizzati per la maggior parte tra gli anni ’90 e oggi in Spagna. La rassegna è il frutto della collaborazione tra i 4 cineclub del Ticino e Los Amigos de la lengua española, sostenuti dalla Asociación española del Ticino. Tapas de cine español vuole essere un tentativo di stuzzicare il vostro palato cinematografico con una varietà di stili, di autori e di generi che possano in qualche modo riflettere la creazione cinematografica spagnola recente. Partendo dall’originale e riuscitissimo esperimento El sol del membrillo di Víctor Erice, passando dai paesaggi carichi di simbolismo e dal lirismo de La ardilla roja (1993) di Julio Medem, per citare due fra i titoli con cui apriremo la rassegna, proporremo stili e ricerche che riflettono quanto di meglio il cinema spagnolo ha saputo proporre in tempi recenti.
Le nostre tapas cinematografiche includono titoli quali Tesis (1996) e Abre los ojos (1997) di Alejandro Amenábar; il primo è un thriller che indaga lo stretto legame fra l’immagine e la violenza che caratterizza il genere degli snuff movies; il secondo invece è una storia in cui il reale e l’onirico si confondono in maniera appassionante. Avremo anche film impegnati politicamente quali También la lluvia (2010) di Icíar Bollaín, che affronta la tematica della guerra dell’acqua in Bolivia su uno sfondo in cui passato e presente si richiamano reciprocamente; oppure Balada de triste trompeta (2010) di Álex de la Iglesia, che con le sue tinte forti e il suo universo grottesco rivisita in modo originale e intelligente la Spagna franchista denunciandone le aberrazioni. O ancora Amador (2010), lungometraggio di Fernando León de Aranoa dove l’emigrazione fornisce la cornice narrativa di una vicenda in cui culture e generazioni diverse convergono suscitando situazioni non prive di risvolti comici.
Le emozioni forti non mancheranno con questi titoli, ma anche con lungometraggi come La Herida (2013) di Fernando Franco, pellicola che mette in scena le quotidiane complicazioni socio-emotive di Ana, una donna “ affetta da disturbo della personalità, una sindrome che colpisce il 2% della popolazione e (che) la fa oscillare tra felicità e orrore, allegria e panico, senza mezzi termini”.1 Non mancherà neppure la raffinatezza e l’eleganza stilistica, presente in molte delle pellicole proposte, fra cui Blancanieves (2012)di Pablo Berger, un capolavoro in bianco e nero che rivisita la celebre favola di Biancaneve ambientandola in un’Andalusia permeata da elettrizzanti melodie di flamenco. Ci sarà anche l’ironia, quella sapientemente corrosiva di Mujeres al borde de un ataque de nervios (1988) dell’imprescindibile Pedro Almodóvar, oppure la comicità di un road movie quale Vivir es fácil con los ojos cerrados (2013) di David Treuba che, partendo da fatti realmente avvenuti, narra la vicenda di un professore appassionato dei Beatles che intraprende un viaggio verso il sud della Spagna per incontrare John Lennon. Per chi ama i brividi e la suspense, oltre al già citato Tesis di Amenábar, segnaliamo pure il recentissimo La isla minima (2014) di Alberto Rodríguez, film in cui due poliziotti di opposte ideologie sono inviati in uno sperduto paese per indagare un misterioso assassinio, e si ritrovano a convivere con un passato carico di fantasmi non sopiti. Fra le nostre succulente tapas ci sarà pure il documentario Mercado de futuros (2011), un’indagine sulle recenti evoluzioni del mercato immobiliare e su come la sua crescente virtualizzazione rischia di banalizzare e inaridire le vicende umane, i sogni e i sentimenti che abitano lo spazio concreto e vissuto.
Questo non è che un rapido scorcio su un menu di tapas cinematografiche la cui ricchezza non potrà che sorprendervi. Molti infatti sono i film in programma, e questa introduzione non è che un assaggio, un’anticipazione di un programma che offre tante chicche tutte da scoprire. Ogni film avrà un sapore tutto suo, che saprà deliziare anche i palati esigenti del nostro pubblico. E fra gli ingredienti che contraddistinguono l’unicità delle tapas, sarà permesso riconoscere caratteristiche comuni e sapori condivisi. Il cinema e la cucina ci aiutano a capire come la cultura di alto livello è sempre e comunque creatività, gioco aperto di tradizione e di innovazione, equilibrio agile fra imitazione e invenzione. Ecco perché la cucina, e così il cinema, sono lo specchio di un mondo in cui ingredienti primordiali si mescolano nei modi raffinati e creativi che solo la fantasia e l’immaginazione consentono….
Non ci resta quindi che invitarvi alla nostra tavola imbandita. ¡Venga, tapas para todos!
Sebastiano Caroni
Circolo del cinema Bellinzona
1 Il passo fra virgolette è tratto dalla recensione del film sul sito www.cineuropa.org
In collaborazione con:
•Per il film ABRE LOS OJOS, nonostante le nostre ricerche non abbiamo potuto risalire agli aventi diritto. Siamo comunque pronti a rispondere a pretese in tal senso.