novembre – dicembre 2022 |
Giunta alla soglia dei 30 anni, la rassegna dei cineclub ticinesi è ancora cresciuta.
Questa 29a edizione permetterà di vedere ben 20 film provenienti dall’Asia, dall’America latina, dall’Africa e dall’Europa dell’est, usciti tra il 2021 e il 2022, che solitamente si possono ammirare solo nei festival internazionali.
Quasi tutti sono inediti in Ticino, quasi tutti hanno ottenuto importanti premi a Cannes, Venezia, Berlino, Toronto o al Sundance.
Anche quest’anno poi si rinnovano le collaborazioni con il Film Festival Diritti Umani di Lugano (FFDUL), con Los amigos de la lengua española e, a Bellinzona, con il Festival Castellinaria. Accanto ad autori affermati (come il giapponese Ryûsuke Hamaguchi, il rumeno Cristian Mungiu, il documentarista cileno Patricio Guzmán…), è incoraggiante la presenza di molti registi giovani, spesso esordienti nel lungometraggio, segno che il cinema, anche e soprattutto al di fuori dei paesi occidentali, è più vivo che mai. E non si tratta certo di un cinema di evasione come quello che invade gli schermi delle sale a vocazione commerciale, bensì di un cinema attento al reale, che non esita a portare lo sguardo sui problemi del paese d’origine e del mondo, spesso mettendo in discussione tradizioni religiose e culturali consolidate e sfidando le censure purtroppo sempre vigili in molte nazioni. Ma anche di un cinema che non si accontenta della denuncia e ricerca cifre stilistiche originali, sguardi non omologati, percorsi personali e alternativi. Insomma, se insistiamo a proporre ogni anno questa rassegna, è perché siamo convinti che i film scelti siano in grado di portare allo spettatore una ventata di freschezza, sia per l’urgenza dei temi trattati sia per la prospettiva estetica adottata. La maggior parte dei film proviene quest’anno dal vasto territorio asiatico (Turchia, Libano, Iraq, Iran, Indonesia, Cina, Giappone) o dall’Europa dell’est (Romania, Ucraina, Kosovo, Bielorussia, Russia), due arrivano dall’America latina (Bolivia, Cile), uno solo dall’Africa (Marocco) e altri due da paesi che si possono considerare “occidentali” ma che rimangono marginali nel contesto delle produzioni cinematografiche mondiali (Malta, Nuova Zelanda). Poco importa, comunque, la composizione geografica del programma, che muta ogni anno e dipende da contingenze di vario tipo. Importante è che i film invitino ad una riflessione e possano essere apprezzati per le loro qualità artistiche. Michele Dell’Ambrogio Circolo del cinema Bellinzona |
Ucraina 107 MOTHERS (CENZORKA) Turchia BURNING DAYS (KURAK GÜNLER) Libano COSTA BRAVA, LEBANON Iran HIT THE ROAD (JADDEH KHAKI) Kosovo HIVE (ZGJOI) Georgia INSTRUCTIONS FOR SURVIVAL Nuova Zelanda JUNIPER Malta LUZZU Bielorussia MINSK Cile MI PAÍS IMAGINARIO Russia PETROV’S FLU (PETROVY V GRIPPE) Turchia RABIYE KURNAZ VS. GEORGE W. BUSH Cina RETURN TO DUST Romania R.M.N. Iraq THE EXAM Marocco UNE URGENCE ORDINAIRE Iran UNTIL TOMORROW (TA FARDA) Bolivia UTAMA Giappone WHEELS OF FORTUNE AND FANTASY Indonesia YUNI Locandina PDF |
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Responsabile artistico: Michele Dell'Ambrogio e-mail: info@cicibi.ch webmaster: nicola@adhoc.ch Ultimo aggiornamento: 25 ottobre 2022 Informazione sul Regolamento per la Protezione dei Dati (GDPR). |