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“Forse perché sono neozelandese vengo davvero da un altro mondo.”

1994 - Australia/Francia/Nuova Zelanda

120 min., 35 mm, colore, v.o, st. f/t

Sceneggiatura: Jane Campion; Fotografia Stuard Dryburg; Montaggio: Veronica Jenet; Musica: Michael Nyman; Scenografia: Andrew McAlpine; Interpreti: Holly Hunter, Harvey Keitel, Anna Paquin, Sam Neill; Produzione: Cibi 2000, Australian Film Commission, New South Wales Film & Television Office

Nel 1825, Ada,muta fin da bambina, con una figlia di nove anni, i bagagli e un pianoforte sbarca in Nuova Zelanda per incontrare il marito inglese sposato per procura. Un vicino di casa, maori convertito, l’aiuta a recuperare il piano che il marito rifiuta, e diventa il suo amante tra lo scandalo della piccola comunità locale.

“E’ un dramma che coniuga il romanticismo gotico di Emily Brontë con l’acceso erotismo di D. H. Lawrence, filtrandoli con la sensibilità e la lucidità di una donna di oggi che rifiuta l’ipoteca del pessimismo tragico. Al risultato complessivo di alta maestria stilistica contribuiscono attori eccellenti, i sontuosi paesaggi semitropicali percossi dalla pioggia e immersi nel fango, le musiche di Michatel Nyman. Più di 30 riconoscimenti internazionali tra cui Palma d’oro a Cannes, ex equo con Addio mia concubina di C. Kaige, 3 Oscar (attrice protagonista, attrice non protagonista e sceneggiatura) e 5 nomination, 11 American Film Institute Awards. Holly Hunter ha vinto altri 7 premi.”

(Laura, Luisa e Morando Morandini, il Morandini, Dizionario dei film 2008, Zanichelli Editore, Bologna, 2007)

“Non è vero che amo gli estremi e che sono attirata dal ritratto di “donne lunatiche”. E’ vero, invece, che mi affascina l’analisi dell’apparente contrasto tra istinto e ragione.”

(Jane Campion)