Circolo del cinema di Bellinzona

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CH-6500 Bellinzona

7 GENNAIO 2014 -

25 FEBBRAIO 2014

INGRID BERGMAN

 

STROMBOLI TERRA DI DIO

Roberto Rossellini, I 1950
Sceneggiatura: Roberto Rossellini, Sergio Amidei, Gian Paolo Callegari, Art Cohn, Renzo Cesana; fotografia: Otello Martelli; montaggio: Jolanda Benvenuti; musica: Renzo Rossellini.
Interpreti: Ingrid Bergman, Mario Vitale, Renzo Cesana, Mario Sponza…
Produzione: Berit Film (Bergman, Rossellini) per RKO.
Bianco e nero, v.o. I st. f, 107’

La profuga lituana Karin (Bergman) per diventare cittadina italiana sposa Antonio (Vitale), una guardia del campo di internamento dove si trova. Ma a Stromboli (dove l’uomo fa il pescatore) patisce duramente la sua condizione di donna e di straniera. Incinta, decide di fuggire con l’aiuto del guardiano del faro: ma, sola di notte sulle pendici del vulcano, è presa da smarrimento. All’alba invoca da Dio coraggio e comprensione.
Giocato sul contrasto tra due culture inconciliabili, uno dei più intensi ritratti di donna rosselliniani, mentre la natura ostile e selvaggia è il presupposto di un dramma che assume dimensioni cosmiche. Le sequenze documentaristiche (la mattanza, l’eruzione del vulcano) adottano il punto di vista della protagonista e si fondono perfettamente col racconto. Il film che fece incontrare Rossellini e la Bergman fu poco apprezzato all’epoca, e addirittura boicottato dagli americani, che moralisticamente non perdonarono alla Bergman – ancora sposata – l’amore per Rossellini. La sua prova, accanto ad attori non professionisti, è splendida (…) Per ripicca sentimentale, Anna Magnani si impegnò, nello stesso periodo, nel film Vulcano girato a Lipari e uscito prima di Stromboli.

(Il Mereghetti. Dizionario dei film 2011, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2010)


“Roberto non amava gli attori, li considerava persone fasulle, frivole, che cercavano di valorizzare al massimo il loro aspetto anche quando avrebbero dovuto fare il contrario. E soprattutto da loro non voleva una ‘performance’, voleva la realtà. (…) Molte persone si trovavano in difficoltà con un approccio di questo tipo, ma siccome in larga misura lui lavorava senza veri attori, la cosa non era poi importante. Gli italiani sono persone molto aperte ed esibizioniste e tutti riuscivano a inventarsi dei dialoghi e a divertirsi. Era tutto molto realistico, perché in effetti non stavano recitando. Interpretavano loro stessi ed era esattamente quanto voleva Roberto. Per un’attrice professionista come me, invece, era molto, molto difficile. Non ero abituata a nulla del genere. Ero abituata a recitare, ma cercai il più possibile di entrare nello spirito di queste persone”.
(Ingrid Bergman in C. Chandler, Ingrid Bergman, Milano, Frassinelli, 2007)

Per l’ottenimento delle copie e dei diritti si ringraziano:

  1. Cinémathèque suisse, Lausanne

  2. Praesens-Film, Zürich

  3. Park Circus, Glasgow

  4. Tamasa/Connaissance du cinéma, Paris


Nonostante le nostre ricerche, non ci è stato possibile trovare i detentori dei diritti per Höstsonaten. Siamo comunque pronti a soddisfare le richieste di chi dovesse pretenderli.