febbraio-aprile 2023 |
Francia 2021 Regia: Vincent Maël Cardona; sceneggiatura: Vincent Maël Cardona, Chloë Larouchi, Maël Le Garrec, Rose Philippon, Catherine Paillé, Romain Compingt; fotografia: Brice Pancot; montaggio: Flora Volpière; musica: David Sztanke; Interpreti: Thimotée Robart, Marie Colomb, Joseph Olivennes Produzione: Easy Tiger e Srab Films Colore, v.o. francese; 98’ Premio SACD (Director’s Fortnight) al Festival di Cannes 2021; Premio miglior opera prima ai César 2022. «Here are the young men, the weight on their shoulders. Here are the young men, well where have they been?». La magnetica voce di Ian Curtis, frontman del gruppo britannico Joy Division, morto suicida nel maggio del 1980, è l’urlo di dolore che spazza via ogni speranza di futuro. Un anno dopo, nel maggio 1981, François Mitterrand vince la sua prima elezione per la presidenza della repubblica francese, ed ecco che il mondo sembra davvero poter finire da un momento all’altro. Una cittadina di provincia agli inizi degli Anni 80. Philippe vive nell’ombra del fratello Jérôme, leader della banda. Fra radio pirata, il garage del padre e la minaccia del servizio militare, ignorano che stanno vivendo gli ultimi momenti di un mondo che sta per sparire. Presentato all’ultima Quinzaine des Réalisateurs e vincitore come miglior opera prima ai César, Les magnétiques è l’opera prima di Vincent Maël Cardona. Un coming-of-age ipnotico e romantico, caratterizzato da una colonna sonora trascinante. Il timido protagonista, interpretato da un inesperto e ciononostante intenso Thimotée Robart, è un personaggio riuscitissimo che certamente si farà ricordare. Così la scena delle pulizie in caserma. Una decade tragica, segnata subito da un lutto diventato simbolo di una disperazione generazionale, che per alcuni sarà senza rimedio. Gli altri potranno fare affidamento a pochi strumenti di comprensione del mondo, fra i quali spicca la musica new wave. La radio come liberazione, via di fuga, valvola di sfogo. Le feste intorno al fuoco nella campagna più buia come consolazione rituale, al tempo stesso debolezza congenita e forza motrice del sogno. Thimothée Robart ci accompagna in un viaggio tra canzoni come “Touche pas à mon sexe” e “Tombeau de mademoiselle”, prima che i Joy Division e gli Undertones dettino il tono. La musica è onnipresente per esorcizzare l’assenza, per mantenere un legame con i propri cari. (da Alessandro Amato, www.sentieriselvaggi.it) Scheda della sister distribution |
A BRIGHT LIGHT - KAREN AND THE PROCESS ASAKO I & II DRIVE MY CAR FIRST COW I AM TRULY A DROP OF SUN ON EARTH INTRODUCTION LA PRUNELLE DE MES YEUX LES AMANDIERS LES MAGNÉTIQUES PACIFICTION SILENCIO RADIO TLAMESS – SORTILÈGES WHEEL OF FORTUNE AND FANTASY Locandina PDF |
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