CIRCOLO DEL CINEMA DI BELLINZONA

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Luis Buñuel

parte seconda 1958 - 1977
settembre 2002 - aprile 2003

Belle de jour

Bella di giorno
Francia/Italia 1966
35mm, colore, v.o. f, 100’

    Soggetto e sceneggiatura : Luis Buñuel, Jean-Claude Carrière, dal romanzo omonimo di Joseph Kessel; fotografia: Sacha Vierny; montaggio: Louisette Taverna-Hautecoeur; interpreti: Catherine Deneuve, Michel Piccoli, Jean Sorel, Geneviève Page, Francisco Rabal, Pierre Clementi, Georges Marchal, Françoise Fabian, Francis Blanche, François Maistre, Maria Latour, Bernard Musson, Macha Méril... ; produzione: Robert e Raymond Hakim per Paris Film Productions (Parigi) e Five Film (Roma).

Sévérine (Deneuve), moglie insoddisfatta e prigioniera di un’educazione borghese cattolica e repressiva, cerca la liberazione prostituendosi tutti i pomeriggi dalle 2 alle 5: col nome di "Bella di giorno" darà libero sfogo a sogni e fantasie sadomasochiste, sempre sospesa tra desideri e realtà (così da far perdere allo spettatore la capacità di distinguerli) fino all’improvviso, tragico epilogo. Constatazione adulta e cosciente della mancanza di liberazione all’interno di una società di cui la protagonista accetta le logiche, compresa quella dell’ipocrita dualità sposa-e-puttana. Rifiutato a Cannes per "insufficienza artistica" e premiato a Venezia con il Leone d’oro, il più grande successo di cassetta del già sessantasettenne Buñuel, da un romanzo dell’accademico di Francia Joseph Kessel, sceneggiato dal prediletto Jean-Claude Carrière. Per il regista un’unica amarezza: il taglio, imposto dalla censura, della sequenza della messa, che precedeva la scena della bara.