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Le journal dune femme de chambre
Il diario di una cameriera,
Francia/Italia 1963
35mm, bianco e nero, v.o. st. f, 98
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Soggetto e sceneggiatura: Luis Buñuel, Jean-Claude Carrière, dal romanzo omonimo di Octave Mirbeau; fotografia: Roger Fellous; montaggio: Louisette Hautecoeur; interpreti: Jeanne Moreau, Georges Géret, Michel Piccoli, Françoise Lugagne, Jean Ozenne, Daniel Ivernel, Gilberte Geniat...; produzione: Serge Silberman, Michel Safra per Speva Films, Ciné-Alliance, Filmsonor (Parigi) e Dear Film (Roma).
Buñuel sposta lazione del romanzo di Mirbeau nella Francia del 1928, ed è più fedele di Renoir allo spirito acido e pessimista del libro. Celestina (Moreau), cameriera in una ricca famiglia di provincia, fronteggia le avances del padrone erotomane (Piccoli) e scopre che il giardiniere, il fascista Giuseppe (Geret), è un maniaco che uccide bambine. Malgrado gli sforzi di Celestina, la giustizia non trionfa, ma lei, se non altro, compie lagognata ascesa sociale sposando un ufficiale rimbambito. Da antologia il dialogo della padrona con un prete (interpretato dallo sceneggiatore del film Jean-Claude Carrière) a proposito del dovere coniugale. Il Chiappe cui inneggiano i manifestanti nel finale era il prefetto fascista che aveva condannato Lage dor di Buñuel.
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