Circolo del cinema di Bellinzona


casella postale 1202

CH6500 Bellinzona

Powell & Pressburger

stravaganza e bellezza nel cinema inglese degli anni quaranta

gennaio - maRzo 2010

Circolo del cinema di Bellinzona


casella postale 1202

CH6500 Bellinzona

 

Duello a Berlino, GB 1943


Sceneggiatura: Michael Powell, Emeric Pressburger; fotografia: Georges Périnal; montaggio: John Seabourne; musica: Allan Gray; interpreti: Roger Livesey, Anton Walbrook, Deborah Kerr, John Laurie, James McKechnie; produzione: Powell & Pressburger per The Archers.
35mm, colore, v.o. inglese st. it., 163’


Dopo il duello per difendere l’onore dei rispettivi paesi, che li contrappone nella Berlino di inizio secolo, l’ufficiale inglese Clive Candy (Livesey) e quello tedesco Theo Kretschmar-Schuldorff (Walbrook) diventano amici per la vita. Sapranno conservare il rispetto reciproco a dispetto dei sommovimenti politici (due guerre mondiali, l’avvento del nazismo) e si ritrovano ormai vecchi a ricordare il passato.


Primo (di dodici) film “scritto, prodotto e diretto” dai due registi con la propria casa di produzione, The Archers, è il “maggior affresco romantico mai realizzato nel cinema britannico” (E. Martini). Costruito con una struttura a flashback, il film racconta la storia di un uomo e del suo paese ma soprattutto quella di alcuni valori (l’onore, lo spirito di casta, l’amore) che la cultura del ventesimo secolo sembra aver messo in crisi. E lo fa con una libertà di invenzioni e una fantasia narrativa (la panoramica ascendente e discendente con cui è raccontato il duello a Berlino, il salto temporale che accompagna la nuotata in piscina di Clive) che sconcertarono i critici contemporanei ma la cui forza visionaria oggi è unanimemente riconosciuta. Così come era molto in anticipo sui tempi la capacità del film di scavare “sotto il compassato silenzio del riserbo britannico per far emergere passioni, debolezze, ingenuità, perversioni, malattie dell’anima e languori che non erano necessariamente etici, positivi o educativi” (idem). Deborah Kerr interpreta tre personaggi – Edith (la moglie di Theo), Barbara (moglie di Clive) e Angela (autista di Clive) – tre volti della stessa donna amata dai due amici (e amata nella realtà da Powell). Il film ebbe molti problemi con la censura (attivata direttamente da Churchill) perché il titolo sembrava ricordare il protagonista di una striscia antimilitarista, disegnata negli anni Trenta e Quaranta da David Low, e perché Theo è descritto come un “tedesco buono”, figura inaccettabile durante la guerra (anche se la commovente scena dell’ufficiale interrogato dalle autorità inglesi allo scoppio della seconda guerra mondiale rende ridicola ogni accusa di disfattismo). Una delle conseguenze fu che Laurence Olivier, che doveva interpretare Clive Candy, non ottenne il permesso che lo esentava dal servizio militare attivo; l’altra, che il film fu distribuito all’estero con notevoli tagli.

La versione che presentiamo è comunque quella originale.