CIRCOLO DEL CINEMA DI BELLINZONA

home


UNO SVIZZERO IMPERFETTO
Il cinema di Leopold Lindtberg (1935-1953)
Swiss Tour
1949
    Regia: Leopold Lindtberg. Sceneggiatura: Richard Schweizer, dalla sua novella "Swiss Tour B XV". Collaborazione alla sceneggiatura: Curt Siodmak, Leopold Lindtberg. Dialoghi inglesi: Ring Lardner jr. Dialoghi francesi: Jacques Deval. Fotografia: Emil Berna. Musica: Robert Blum e l'Eddie Brunner Quintet. Montaggio: Hermann Haller. Suono: Rudolf Rolf Epstein. Assistente di regia: Kurt Früh. Direttore di produzione: Dr. Oscar Düby. Produzione: Lazar Wechsler, Praesens-Film, Zürich. Distribuzione mondiale ad eccezione della Svizzera: 20 th Century Fox. Durata: 102 min./2750 m. Interpreti: Cornel Wilde (G.I. Stanley Robin), Josette Day (Suzanne), Simone Signoret (Yvonne), John Baragrey (G.I. Jack), Richard Erdmann (G.I. Eddy), Alan Hale jr. (G.I.Joe), George Petrie (G.I. Sidney), Leopold Biberti (Walter Hochuli), Heinrich Gretler (il sindaco).

Si tratta di una commedia insipida rinnegata da Lindtberg, la cui realizzazione è imposta dalla produzione. Grazie ad una storia svizzera e internazionale (parla del viaggio in Svizzera di un gruppo di marines) Wechsler voleva raggiungere il mercato internazionale. Si scelsero, cosa inedita per Lindtberg, delle vedette straniere come Cornel Wilde all'apogeo della carriera (già con Otto Preminger e Douglas Sirk), Josette Day, signora Marcel Pagnol (con Cocteau), e Simone Signoret, stella nascente rivelatasi nei film del marito Yves Allégret ("Dedee d'Anvers", "Maneges"). Tra gli sceneggiatori si segnala l'americano Ring Lardner jr., uno dei "Dieci di Hollywood", cui le persecuzioni maccartiste impedivano di lavorare in America. Per la prima volta in Svizzera viene usata la tecnica dei trasparenti. Il film ci presenta tutti i luoghi comuni da cartolina. La psicologia dei personaggi non viene approfondita (ma c'era qualcosa da approfondire?); la recitazione è convenzionale, a parte Simone Signoret, la cui forte personalità domina questo film non certo indimenticabile (anche se alla sua uscita raccolse comunque un lusinghiero riscontro di pubblico). L'avventura hollywoodiana non dà quindi i frutti sperati, rischiando anzi di far fallire la casa zurighese.