Circolo del cinema di Bellinzona


casella postale 1202

CH6500 Bellinzona

NUOVO CINEMA TURCO  1999 - 2009 

Aprile - Giugno 2010     

Ceylan Ustaoglu Akin Karabey Teoman Özge

 

CROSSING THE BRIDGE: THE SOUND OF ISTANBUL
Fatih Akin

Sceneggiatura: Fatih Akin; fotografia: Hervé Dieu; montaggio: Andrei Bird; con: Alexander Hacke, Baba Zula, Orient Expressions, Duman, Replikas, Erkin Koray, Ceza, Istanbul Style Breakers, MercanDede, Selim Sesler, Brenna MacGrimmon, Siyasiabend, Orhan Gencebay, Müzeyyen Senar, Sezen Aksu, Sertab Erener; produzione: Fatih Akin, Christian Kux, Klaus Maeck, Andreas Thiel per Corazón International/Norddeutscher Rundfunk/Intervista digila media, Turchia/Germania/Gran Bretagna 2005.

35mm, colore, v.o., v.o. turca e tedesca st f, 90’


Hacke (se stesso), bassista del gruppo tedesco Einstürzende Neubauten, va a Istanbul per conoscere i musicisti locali: incontra rappresentanti della tradizione che suonano il saz (come Orhan Gencebay), rapper, rockettari stagionati (come il guru Erkin Koray), musicisti di strada, band (come i Baba Zula e i Replikas) e star di ogni epoca: dall’ottantaseienne Müzeyyen Senar alla mitica Sezen Aksu alla curda Aynur. Come guida, Hacke non è particolarmente profondo o interessante e non va al di là dei luoghi comuni sull’incrocio di Oriente e Occidente: ma Akin sa trasmettere l’entusiasmo per performance spesso di ottima qualità, nonché documentare uno stupefacente incrocio di culture che vanno dalla Romania all’Egitto. E sullo sfondo, emerge qualche discorso non banale su libertà e censura in un Paese sull’orlo dell’Europa.


Fatih Akin è nato ad Amburgo nel 1973 da genitori turchi emigrati in Germania negli anni Sessanta. Studia comunicazione visiva all’Accademia di Belle Arti di Amburgo dal 1994 al 2000. Realizza due cortometraggi: Sensin – Du bist es! (1995), con il quale riceve il premio del pubblico all’Internationale Kurzfilm Festival Hamburg, e Getuerk (1996). Con il suo primo lungometraggio, Kurz und schmerzlos (1997), ottiene il Pardo di bronzo al Festival di Locarno e il premio come miglior esordiente al Bayerische Filmpreis di Monaco. Seguono Im July (2000), Wir haben vergessen zurückzukehren (2001), Solino (2002), La sposa turca (2004), Orso d’oro al Festival di Berlino e film che lo renderà noto in tutto il mondo, Crossing the Bridge: The Sound of Istanbul (2005), Auf der anderen Seite (2007), premiato a Cannes per la miglior sceneggiatura, e Soul Kitchen (2009), Leone d’argento – Gran premio della giuria al Festival di Venezia.

Schede


UZAK

CROSSING THE BRIDGE: THE SOUND OF ISTANBUL

AUF DER ANDEREN SEITE

PANDORA’S BOX

THREE MONKEYS

GITMEK: MY MARLON AND BRANDO

SUMMER BOOK

CLOUDS OF MAY

JOURNEY TO THE SUN

MEN ON THE BRIDGE








Quando non indicato altrimenti, le schede sui film sono tratte da Il Mereghetti. Dizionario dei film 2008, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2007.



Per l’ottenimento delle copie e dei diritti si ringraziano:


-Filmcoopi, Zürich

-trigon-film, Ennetbaden

-Cineworx, Basel

-Wide Management, Paris

-Huseyin Karabey, Istanbul