Circolo del cinema di Bellinzona
casella postale 1202
CH6500 Bellinzona
Circolo del cinema di Bellinzona
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clint eastwooD
regista settembre 2010 - MAGGIO 2011
CHANGELING
Id. 2008
Sceneggiatura: J. Michael Straczynski; fotografia: Tom Stern; montaggio: Joel Cox e Gary Roach; musica: Clint Eastwood; interpreti: Angelina Jolie, John Malkovich, Jeffrey Donovan, Colm Feore, Michael Kelly, Jason Butler Harner, Eddie Alderson, Gattlin Griffith, Amy Ryan, Devon Conti...; produzione: Clint Eastwood, Brian Grazer, Ron Howard, Robert Lorenz per Malpaso, Imagine Entertainment, Relativy Media.
35mm, colore, v.o. st f/t, 141'
Los Angeles, 1928. Christine Collins (Jolie) vive in un sobborgo con il figlio Walter. Suo marito l'ha lasciata alla nascita del bambino, spaventato dal peso della responsabilità, per cui la donna si è trovata a dover tirar su da sola il figlio. I due si vogliono bene, e la vita scorre tranquilla. Christine lavora come capocentralinista alla compagnia dei telefoni, Walter frequenta le scuole elementari. Un sabato, un turno inaspettato manda a monte un programma di cinema e passeggiata. Al ritorno a casa, Christine non trova più il figlio (…) Dopo qualche settimana, viene ritrovato in Illinois un ragazzino che sembra corrispondere alla descrizione di Walter. La polizia organizza il ritorno del ragazzo in pompa magna (…) ma Christine si accorge subito che il bambino portatole non è il suo. James E. Davis, il capo della polizia (Feore), e il capitano J.J. Jones (Donovan) sembrano voler chiudere in fretta e furia il caso, cercando di convincere la donna, prima con le buone, poi con le cattive, che è lei a sbagliarsi. Arrivano al punto di farla rinchiudere nel reparto psichiatrico di un ospedale cittadino. Per sua fortuna, del caso ha cominciato a occuparsi il reverendo Gustav Briegleb (Malkovich), un pastore presbiteriano che da tempo, alla radio, conduce energiche campagne di denuncia contro la corruzione delle autorità cittadine...
Il nucleo incandescente di Changeling è proprio costituito dall'impossibilità di attingere a una verità che, nel ben o nel male, possa liberare un essere umano dall'angoscia del non sapere, dell'incertezza. Nucleo metafisico, si direbbe, se in realtà non prendesse via via corpo nell'articolarsi di una serie i rapporti politici e sociali e culturali fin troppo fisici, fatti di interessi, di desideri, di deviazioni (in tutti i sensi) e di connivenze (consapevoli e non).
(Adriano Piccardi, in “Cineforum”, 480, dicembre 2008)