Circolo del cinema di Bellinzona
casella postale 1202
CH6500 Bellinzona
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clint eastwooD
regista settembre 2010 - MAGGIO 2011
GRAN TORINO
Id. 2008
Sceneggiatura: Nick Schenk, da un soggetto di Dave Johannson e Nick Schenk; fotografia: Tom Stern; montaggio: Joel Cox e Gary Roach; musica: Kyle Eastwood e Michael Stevens; interpreti: Clint Eastwood, Bee Vang, Ahney Her. Christopher Carley, Brian Haley, Geraldine Hughes, Dreama Walker, Brian Howe…; produzione: Clint Eastwood, Bill Gerber, Robert Lorenz per Malpaso, Gerber Pictures, Media Magic Entertainment, Village Roadshow Pictures, Warner Bros., Matten Productions.
35mm, colore, v.o. st f/t, 116’
Un meccanico della Ford in pensione, Walt Kowalski (Eastwood), dopo la morte della moglie resta solo con la cagna Daisy nel suo vecchio quartiere, invaso da immigrati. Walt non è mai stato vicino ai suoi figli, sposati e lontani, e detesta i nipoti adolescenti. In garage ha un’auto perfetta, una Gran Torino del 1972, che costruì con le sue mani. Thao, un timido adolescente Hmong (Vang), viene costretto dal cugino Spider e dalla sua banda, come rito iniziatico, a rubare la Gran Torino. Walt lo sorprende e lo caccia. Poco dopo, salva sua sorella Sue (Her) da un’aggressione. Piano piano fa amicizia con i vicini, insegna a Thao lavoretti di manutenzione, gli trova un lavoro. Ma Spider continua a tormentare Thao: con la sua banda lo picchia e violenta Sue. Walt va a confessarsi dal giovane prete che aveva promesso a sua moglie di redimerlo, lascia Daisy ai vicini, chiude Thao in casa e va disarmato a casa di Spider…
I legami di sangue non significano necessariamente affetto, rispetto, amicizia. I legami di sangue possono essere troncati con dignitosa durezza e ricordati tra rimpianti e sensi di colpa, come accade a Eastwood e alle figlie che lo hanno abbandonato in Absolute Power e in Million Dollar Baby. I legami di sangue possono chiamare sangue, come nel mostruoso abisso shakespeariano di Mystic River e come potrebbe accadere anche qui, nella spirale di pretese e vendette rituali innescata dal cugino Spider. Se non fosse che altri legami, altre “famiglie” e un’altra moralità la interrompono.
(Emanuela Martini, in “Cineforum”, 483, aprile 2009)