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Circolo del Cinema Bellinzona

SCHEGGE FESTIVALIERE
FILM DA CANNES, VENEZIA, BERLINO, LOCARNO

maggio - giugno 2024

Immagine da HOW TO HAVE SEX

HOW TO HAVE SEX
Regno Unito, Grecia 2023

Regia e sceneggiatura: Molly Manning Walker
Fotografia: Nicolas Canniccioni
Montaggio: Fin Oates
Musica: Jakwob

Interpreti: Mia McKenna-Bruce, Lara Peake, Shaun Thomas, Samuel Bottomley, Enva Lewis e Laura Amber

Produzione: Film4 productions, Head Gear Films, British film institute, mk2 films

Colore, v.o. inglese; st. francese; 91’

Premio Un certain regard Cannes 2023

Tre adolescenti, Tara, Skye ed Em, partono dopo aver terminato la scuola per vivere quella che sperano sia la migliore vacanza della loro vita. Oltre a sole, balli sfrenati e alcol a fiumi, le ragazze progettano di fare sesso durante il viaggio. Tara, l’unica vergine del trio, sente la pressione di eguagliare le esperienze sessuali delle sue amiche. All’albergo conoscono i giovani Badger, Paddy e Paige, con cui le ragazze trascorrono una serata all’insegna del divertimento.

How to Have Sex è un film straordinariamente ben fatto e anticonvenzionale, dalla regia sicura e notevole per una filmmaker alle prime armi. Una visione autentica e coraggiosa dell’adolescenza, priva di sentimentalismi ma anche ben lontana dai sensazionalismi furbetti che sfruttano la messa in scena degli eccessi adolescenziali e della gioia edonistica della gioventù per spettacolarizzarli. Non c’è mai malizia nello sguardo di Walker sulle attività proibite dei giovani, sulle loro insicurezze e paure, solo comprensione, delicatezza, empatia e buoni propositi. La narrazione non è mai didascalica, le tematiche della pellicola sono affrontate in modo crudo eppure sottile, quasi sussurrato. È soprattutto Tara la protagonista principale e la macchina da presa si sofferma sul volto e sugli sguardi dell’attrice e questo basta a palesare i sentimenti inespressi del suo personaggio. Essa fa parte di una generazione basata sul principio del non detto e del non affrontato, e così anche lei decide di non parlare esplicitamente dell’accaduto, stabilendo che per il suo benessere psicologico e sociale è preferibile tacere. Il bisogno di accettazione prevale, per tutta la durata del film, su ben altre e più cruciali esigenze.
Quella della McKenna è un’interpretazione spettacolare (ma anche il resto del cast fa un lavoro esemplare), che irradia vulnerabilità, paura e vergogna con toccante delicatezza. Senza mai attingere ai toni della tragedia, la Walker si appropria di una gamma tonale mutevole che passa dalla commedia al dramma, sfruttando al massimo una sceneggiatura (sempre sua) nitida, intelligente e avvincente, incalzante e perspicace. Quando si sofferma sull’amicizia fra Tara ed Em, è tangibile la tenerezza, la sincerità e la sensibilità che caratterizzano il rapporto, un elemento rincuorante che rende dolceamaro il ricordo del film dopo la visione di questo coming of age malinconico e importante.

(elaborato da www.wired.it)

EVIL DOES NOT EXIST


HOW TO HAVE SEX


LA BÊTE


LOVE LIFE


MONSTER


N’ATTENDEZ PAS TROP DE LA FIN DU MONDE


ONLY THE RIVER FLOWS


ORLANDO, MA BIOGRAPHIE POLITIQUE


RIPPLES OF LIFE


SUR L’ADAMANT



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Ultimo aggiornamento: 14 aprile 2024

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