In collaborazione con Alliance française Locarno e Sopraceneri e con AMOPA Ticino 7 settembre - 9 ottobre 2024 |
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ARTHUR RAMBO – IL BLOGGER MALEDETTO Francia 2021 Sceneggiatura: Fanny Burdino, Laurent Cantet, Samuel Doux Fotografia: Pierre Milon Montaggio: Mathilde Mujard Musica: Marie Sabbah, Raphaël Vinzant Interpreti: Rabah Nait Oufella, Bilel Chegrani, Antoine Reinartz, Sofian Khammes, Sarah Henochsberg, Malika Zerrouki, Zineb Triki, Anaël Snoek, Leila Fournier... Produzione: Les Films de Pierre/France 2 Cinéma/ Memento Films Production Colore, v.o. francese, st. it, 87’ Karim D. è un giovane astro della letteratura. Di origine maghrebina, ha raggiunto la fama mediatica raccontando la storia di sua madre, un romanzo che tutti leggono, che tutti approvano e che sarà presto un film. Ma la notte della consacrazione il passato ritorna come uno schiaffo. La colpa è del suo "doppio malefico", Arthur Rambo, lo pseudonimo con cui da adolescente ha twittato cose ignobili. Il tempo di un click e la sua seconda identità è rivelata. Debutto e fine coincidono per Karim. Giudicato moralmente dai tribunali della borghesia e da quelli delle banlieue, dove vive con sua madre e suo fratello, cominciano per lui giorni confusi e notti di erranza. (Sinossi del film da Il Mereghetti. Dizionario dei film 2019, Milano, Baldini+Castoldi, 2018) Rimontando a una storia di cronaca molto nota in Francia, Cantet - per quello che diventerà il suo ultimo film - sceglie di girare un quasi polar destinato a non avere molto successo. Cupo, teso, a tratti quasi frenetico nel suo incedere, Arthur Rambo, attraverso la storia di un giovane scrittore di origine algerina messo alla gogna per la sua precedente attività social omofoba e razzista, mette in campo i temi della libertà di espressione al tempo dei social network consegnando al giovane Rabah Nait Oufella il compito di incarnare la schizofrenia o meglio le schizofrenie della contemporaneità. Retaggi del confronto di classe, conseguenze della repentina e incontrollata esposizione ai tribunali mediatici e sociali, acclamazione e condanna, omologazione e alterità riflettono la violenza serpeggiante e incontrollata di un reale sempre più infiltrato e riscritto dai media di cui Cantet capisce le profonde contraddizioni. La volontà forse un po’ programmatica di sospendere il giudizio sembra però non consentire al film di trovare il respiro al quale il suo cinema ci ha abituato. (Redazione) (Nota critica da cineforum.it.) |
RESSOURCES HUMAINES RISORSE UMANE L’EMPLOI DU TEMPS A TEMPO PIENO VERS LE SUD VERSO IL SUD ENTRE LES MURS LA CLASSE L’ATELIER ARTHUR RAMBO ARTHUR RAMBO – IL BLOGGER MALEDETTO OUISTREHAM TRA DUE MONDI Locandina PDF |
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