Circolo del cinema di Bellinzona


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CH6500 Bellinzona

Cinema dal mondo

NOVEMBRE - DICEMBRE 2009

 

Presentazione

Fino all’anno scorso era “Cinema dell’altro mondo”. Prima ancora “Cinema dal sud del mondo”. Dopo quindici anni, si è scelta una nuova denominazione, dato che la globalizzazione tende ad annullare le differenze. Ma sarà poi vero? Forse i film di questa sedicesima edizione porteranno sia conferme sia smentite: sarà lo spettatore a giudicare. Rimane il fatto che la rassegna mantiene intatta la sua ragione di essere, poiché il mercato globalizzato porta sui nostri schermi i film che si presume facciano guadagnare (blockbuster hollywoodiani, il peggio della produzione italiana e poco altro) e non certo, salvo isolate e lodevoli iniziative, film da Singapore, dal Cile o dalla Tailandia…

Non è un caso che la maggior parte dei film che qui presentiamo siano delle prime visioni ticinesi. E quando non lo sono significa semplicemente che hanno fatto qualche sporadica apparizione in alcune sale di periferia o al Lux di Massagno.

Riproponiamo quest’anno (solo a Bellinzona) l’evento speciale già previsto l’anno scorso e poi annullato in seguito all’incidente stradale occorso ai musicisti: la proiezione di un capolavoro poco conosciuto di Yasujiro Ozu con accompagnamento musicale dal vivo ad opera di un valido quartetto svizzero (voce, piano, contrabbasso e batteria) che si muove tra jazz e musica di ricerca.

Per il resto i film provengono veramente da ogni parte del globo e sono stati scelti fra le offerte più recenti di pochi coraggiosi distributori svizzeri (la trigon-film innanzi tutto, ma non solo). E sono film che rispecchiano le diversità culturali che tuttora sopravvivono in un mondo che si vuole sempre più omologato e i diversi approcci stilistici che i registi possono scegliere di adottare per meglio raccontare le loro storie ed esprimere ciò che sta loro a cuore. Abituati come siamo ad un livellamento anche formale sul modello dei cosiddetti film di successo, una rassegna come questa costituisce una boccata d’aria fresca e lascia ben sperare per il futuro del cinema d’autore.

I temi affrontati sono i più disparati. Si va dalla testimonianza umanitaria del documentario Au loin des villages dello svizzero Olivier Zuchuat (girato in un campo di profughi del Darfour nel Ciad) alla riflessione sulla crisi della famiglia nei due film giapponesi (Stll Walking di Hirokazu Kore-eda e Tokyo Sonata di Kiyoshi Kurosawa); dalla storia d’amore contrastata (Wonderful Town del tailandese Adita Assarat) alla lotta per la sopravvivenza (lo splendido Tulpan del kazako Sergei Dvortsevoy o l’adattamento del romanzo di Margherite Duras Un barrage contre le Pacifique ad opera di Rithy Panh, con una Isabelle Huppert al meglio di sé).

Alcuni film sono opere prime promettenti, altri sono firmati da registi ormai affermati e che molti dei nostri spettatori già conoscono: Rithy Panh, Kore-eda, Kiyoshi Kurosawa, Eric Khoo. Quasi tutti hanno ottenuto importanti riconoscimenti nei festival internazionali.

“Cinema dal mondo” serve anche a farli uscire da questi appuntamenti per addetti ai lavori e a portarli a conoscenza del semplice appassionato di cinema.


Michele Dell’Ambrogio

Circolo del cinema Bellinzona