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SILURO ROSSO LA STRAORDINARIA STORIA DI RUBÉN GALLEGO Mara Chiaretti, Italia 2006
Mosca 1968. Rubén Gallego è un bambino nato prematuro con una grave paralisi motoria. Sua madre Aurora appena ventenne era stata mandata dal padre, un alto dirigente del Partito comunista spagnolo in esilio a Parigi, a studiare all'Università di Mosca. Qui Aurora si innamora di uno studente venezuelano e rimane incinta di due gemelli. Uno muore dopo il parto, l'altro (Rubén) è dichiarato dai medici gravemente disabile. Mentre Aurora sta studiando per un esame, suo padre Ignacio le comunica, mentendo di proposito, che anche l'altro bambino è morto. Ma non è così. Rubén viene mandato come un pacco da un orfanotrofio all'altro e sopravvive superando difficoltà e umiliazioni di ogni tipo. Dopo la caduta del muro di Berlino inizia a ricercare la sua vera identità. Scopre di avere origini spagnole e cerca di rintracciare qualche suo parente anche lontano. Intraprende un rocambolesco viaggio per l'Europa e finalmente, nel 2001, trova sua madre con la quale vive oggi. Siluro rosso è la storia di una tenace sopravvivenza, contro ogni ostacolo: le infermiere sadiche, le prime letture, la retorica sovietica. Il racconto di Rubén, sempre ironico e tagliente, testimonia un indomito istinto, una grande forza di spirito e, attraverso tasselli di una vita vissuta e immaginata, arriva a comporre una storia di abbandono, di miseria e insieme di speranza e di coraggio. Il film dimostra la possibilità di una grande intelligenza con un terribile handicap, che permette a Rubén solo l'uso di una mano, la stessa mano che imbocca in orfanotrofio l'amico Misha e che, trent'anni dopo, firmerà l'autografo sul suo primo libro. |
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