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SOLJARIS SOLARIS Andrej Tarkovskij, Urss 1972
Lo scienziato Kris Kelvin, inviato a indagare su ciò che sta accadendo sulla base orbitante attorno al magmatico pianeta Solaris, scopre che alcune radiazioni hanno il potere di materializzare ricordi e ossessioni dell'equipaggio. Lui stesso ne è vittima e vede rivivere la sua fidanzata Chari, suicidatasi anni prima. Lanciato all'epoca come “la risposta sovietica a 2001: Odissea nello spazio”, segna una svolta nel percorso di Tarkovskij, che utilizza un romanzo di fantascienza di Stanislaw Lem per uscire dai vincoli del realismo e costruire un mondo fondato su leggi spaziali e temporali particolarissimi. E se sullo sfondo emergono i temi dell'impotenza della scienza e del misticismo, i nodi della riflessione sono esclusivamente terreni e intimisti: la memoria, la nostalgia della natura, il senso delle radici. (…) Fu il primo lavoro del regista a non incontrare difficoltà con la censura sovietica, anche se a ben vedere non mancano punte polemiche contro la ragion di Stato. Nel 2002, Soderbergh ha firmato una nuova, omonima versione del romanzo di Lem. |
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