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CLASH BY NIGHT
Mae Doyle (Stanwyck) torna nella piccola città natale, stanca e disillusa: sposa un pescatore (Douglas) ma, inquieta, lo tradisce con l'amico proiezionista (Ryan). Un torbido melodramma familiare sulla disperata, e forse impossibile, ricerca della libertà: Marilyn, in un ruolo minore, è un autentico concentrato di sensualità, sia in blue jeans sia nel costumino da bagno con cui offre - secondo il critico del New York Post - uno “splendido esempio dell'arte di uscire dall'acqua”. Ricevetti l'incarico di girarlo da Jerry Wald (il produttore esecutivo), una persona magnifica, veramente votato a fare cinema; fu un grande piacere lavorare per lui. Anche Barbara Stanwyck - che ammiro moltissimo come attrice e che si comportò come un angelo - voleva me. (…) Ma non fu facile lavorare con Marilyn Monroe; questo era praticamente il suo primo film importante. Marilyn era una miscela molto speciale di timidezza, incertezza e… non direi “star allure”… ma, me lo lasci dire, sapeva perfettamente che effetto faceva sugli uomini. Tutto qui. (Fritz Lang, 2) |
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