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THE WOMAN IN THE WINDOW
Mentre moglie e figli sono in vacanza, un professore di criminologia (Robinson) conosce una bella ragazza (Bennett) e precipita in un incubo pieno di misteri e delitti. Un noir avvincente che ripropone il tema più caro al regista: il sottile confine tra innocenza e colpevolezza, raccontato con una narrazione minuziosamente realistica ma sviluppato con un andamento potentemente onirico. Uno dei migliori ritratti del grigiore borghese e di quello che può nascondere dietro la sua faccia rispettosa. Il finale a sorpresa, spesso criticato (ma girato magistralmente con un'unica inquadratura, grazie a dei vestiti che si staccavano e che potevano essere tolti a Robinson durante i pochi secondi in cui la macchina da presa era fissa sul suo primo piano)è stato difeso da Lang come “l'unico in grado di rendere plausibile l'intera storia. Ora, cos'altro è il finale di Caligari (1) - in cui incontriamo persone che abbiamo visto nel “sogno” - se non il finale de La donna del ritratto? E lo feci inconsciamente - quando mi venne l'idea de La donna del ritratto non pensai affatto che stavo copiando me stesso. (Fritz Lang, 2)
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