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HANGMEN ALSO DIE! ANCHE I BOIA MUOIONO, Usa 1943
Nella Praga del 1942 tutta la città si coalizza nell'accusare ingiustamente di assassinio un collaborazionista (Lockart), mentre il vero colpevole, un partigiano (Donlevy), viene nascosto e così i nazisti sono costretti a eliminare la loro quinta colonna. Cosceneggiato assieme al regista e a John Wexley da Bertolt Brecht (che però finì per litigare con Lang), un film che scandalizzò perché giustificava ed esaltava la menzogna. Ancora espressionista la fotografia (con molti chiaroscuri) di James Wong Howe, l'angolazione della macchina da presa e l'uso simbolico delle cose (la bombetta che rotola via durante l'assassinio). Termina con la didascalia “Non la fine”. Per questo film ci fu un'ampia controversia tra me e Joe Breen dell'Ufficio Hays. Eravamo in tempo di guerra, il mio era un film antinazista, e lui disse: “Come posso dare la mia approvazione a un film che esalta una menzogna - il collaborazionista nel film viene consegnato ai nazisti grazie a una bugia del movimento clandestino”. Litigammo per un giorno intero finché lui alla fine disse: “È contro tutti i miei principi, è l'esaltazione di una menzogna, ma so che non posso proibirlo. (Fritz Lang, 2) |
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