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Circolo del Cinema Bellinzona

OTAR IOSELIANI
L’ironia malinconica di un poeta del cinema

1 – 28 febbraio 2025

Immagine da ADIEU, PLANCHER DES VACHES

ADIEU, PLANCHER DES VACHES
ADDIO TERRAFERMA
Francia/Italia/Svizzera 1999

Sceneggiatura: Otar Ioseliani; fotografia: William Lubtchansky; montaggio: Otar Ioseliani, Ewa Lenkiewicz; musica: Nicolas Zourabichvili;
interpreti: Niko Tarielachvili, Lily Lavina, Otar Ioseliani, Philippe Bas, Stéphanie Hainque, Mirabelle Kirkland, Amiran Amiranachvili, Joachim Salinger, Emmanuel de Chauvigny, Mathieu Amalric…;
produzione: Pierre Grise Productions, Paris / Carac Film, Bern / Alia Film, Roma / Istituto Luce, Roma.

Colore, v.o. francese, st. f, 117’

Selezione ufficiale, Fuori concorso, Cannes 1999 / Premio Louis-Delluc, 1999

Parigi, oggi: ogni mattina il giovane e ricco Nicolas lascia il suo castello in campagna per andare a fare il lavapiatti a Parigi e frequentare teppisti e delinquenti, nell’illusione di trovare la vita vera. Uno spazzino suo coetaneo, appena stacca dal lavoro, si mette in giacca e cravatta, si fa prestare una Harley Davidson e va a fare strage di ragazze, sperando in un’ascesa sociale.

Entrambi i sogni saranno ridimensionati, ma sono emblematici di una società fasulla in cui i ruoli sono sempre più “giochi di ruolo”, e nessuno ha più voglia di cambiare niente. Ioseliani (interprete del nobile ubriacone e, come sempre, sceneggiatore) esplora questo mondo come un antropologo svagato, curioso ma sotto sotto sconsolato, memore di Renoir e di Buñuel (al posto dello struzzo del Fantasma della libertà qui c’è un marabù: uccellaccio che, non a caso, si ciba di rifiuti) per la capacità di dire cose serie con il sorriso sulle labbra e di cogliere il lato assurdo della realtà. Stralunato ma mai lezioso, umanista e irriverente.

La “piattaforma delle vacche” (plancher des vaches) è l’espressione con cui i marinai designano con disprezzo la terraferma, che lasciano nella speranza di trovare libertà e beatitudine. Ma una volta in mare, sono presi dalla tristezza e desiderano ritrovare il suolo maledetto. Ci si sbaglia ad immaginare che il mondo sia migliore là dove non siamo.
(Otar Ioseliani)


La scheda sul film è tratta, per la parte tecnica e per i commenti di Otar Ioseliani, dal volume "Otar Ioseliani, l’art de la fugue", annesso al cofanetto di 9 blu-ray Intégrale Otar Ioseliani della Carlotta Films, 2024; per sinossi e i giudizi critici, Il Mereghetti. Dizionario dei film 2019 e 2021, Baldini+Castoldi, 2018 e 2020.

I titoli dei film sono in francese, ma abbiamo indicato il titolo italiano quando il film ha avuto una diffusione in Italia, e per i tre realizzati in Unione sovietica le trascrizioni dal georgiano e dal russo.


LA CHUTE DES FEUILLES
LA CADUTA DELLE FOGLIE
GUIORGUIOBISTVE / LISTOPAD


IL ÉTAIT UNE FOIS UN MERLE CHANTEUR
C’ERA UNA VOLTA UN MERLO CANTERINO
IKHO CHACHVI MGALOBELI / JIL PEVCHI DROZD


PASTORALE
PASTORALI / PASTORAL


LES FAVORIS DE LA LUNE
I FAVORITI DELLA LUNA


ET LA LUMIÈRE FUT
UN INCENDIO VISTO DA LONTANO


LA CHASSE AUX PAPILLONS
CACCIA ALLE FARFALLE


ADIEU, PLANCHER DES VACHES
ADDIO TERRAFERMA


JARDINS EN AUTOMNE
GIARDINI IN AUTUNNO


CHANTRAPAS


CHANT D’HIVER



Locandina PDF



Per la concessione dei diritti di proiezione ringraziamo sentitamente:

  1. Les Films du Losange, Parigi

e per Chant d’hiver

  1. Trigon-film, Ennetbaden

Circolo del Cinema Bellinzona
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CH-6517 ARBEDO

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Ultimo aggiornamento: 10 genaio 2025

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